martedì 24 novembre 2015

Innovare !!!

Si è concluso domenica scorsa l’Italian Digital Day, la prima convention dei Digital Champion(s) italiani,  e il Presidente del Consiglio ha firmato, con il suo intervento, una serie di punti sull'innovazione che viene declinata da questo governo, a mio avviso, in questo modo:


0) Il digitale è "la più grande occasione che l'Italia ha per essere se stessa. Dobbiamo evitare che il digitale sia soltanto un divertissement, una cosa per addetti ai lavori, per secchioni" M.Renzi 
1) Banda Ultralarga... tutto fermo da mesi.

2) Gli investimenti nella scuola, per favorire l'innovazione, non hanno una regia ma viene demandata a delle singole persone all'interno degli istituti scolastici.
3) Tutto viene definito come SMART ma poi non esiste un piano attuativo ne propositivo
4) SPID dato in mano al "mercato" e ci sarà imposto a pagamento (fortunatamente qualcuno si oppone (1))
4) La vera azione innovativa consisterà nel "taggare" tutti i soggetti inquadrati dalle telecamere di videosorveglianza sparse ormai ovunque e questi sono gli ulteriori danni del terrorismo.


"Fuffa" qualcuno l'ha definita, anche perché mentre si esaltava la platea con questi discorsi, in Parlamento si discuteva la legge di stabilità con la quale si tagliano i fondi per il digitale nella PA (2)... qualcun'altro ha parlato di "soluzionismo tecnologico" e di "tecno-entusiasmo pericoloso" (3).

Sicuramente è vincente l'idea di cercare consenso in un ambito che è molto "passionale" ma di contro c'è il fatto che su gli aspetti tecnici non si può essere approssimativi ne parlare per "spot", fatelo nei comizi elettorali. Non quando si tratta di innovazione. 
Quindi chiacchiere che non vedranno una attuazione sollecitata dal Governo, se la vedranno una qualche attuazione, sarà per iniziativa responsabile dei singoli che purtroppo andranno avanti senza una regia unica e fra qualche anno stra-pagheremo qualche agenzia che si occuperà di integrare servizi che DEVONO essere integrati perché abbiano un senso, che devono essere riscritti per essere utili.


Ma non so se mi dà più fastidio la retorica con la quale si cerca di far passare questo per un Paese in via di innovazione o il contrasto fra i "digital champions" e i "digital minions" (4) perché qui o sei di una squadra o sei dell'altra, tutto è ridotto alla tifoseria da stadio. Se mi da fastidio che un elemento strategico come l'innovazione venga gestito da "volontari", che dietro a questi volontari ci sia una associazione con degli sponsor commerciali...


Sarà il mio disappunto per questo approccio che mi ha fatto trovare per caso un mio vecchio documento sull'Innovazione che riporto.


Ce lo dice anche l'Unione Europea: l'innovazione è un importante motore di crescita che in Italia non viene adeguatamente sfruttato (5). L'innovazione può essere sicuramente una ricetta anti-crisi per le aziende se viene applicata per perseguire questi obiettivi: 



1) Risparmio

2) Controllo
3) Nuove modalità di vendita

1) Risparmio
Si fa sempre più riferimento, in ambito ICT, al TCO (Total Cost of Ownership - Costo Totale d'Acquisto) come elemento da tenere in considerazione nelle scelte relative alle soluzioni informatiche. Questo perché il costo di una soluzione non è dato solo dal costo di acquisto, ma, dal costo di acquisto + costo di personalizzazione + costo di manutenzione + eventuale costo di migrazione ad altra soluzione. Tutti questi costi vengono solitamente celati dai fornitori di soluzioni ICT. Per risparmiare sul TCO la soluzione è l'Open Source. Non è possibile, con questo, legare come avviene oggi un cliente ad un fornitore di soluzioni ICT perché queste possono essere manutenute da chiunque essendo a sorgente aperto. Quindi i costi di acquisto o di manutenzione sono liberamente contrattabili sul mercato perché legati solo alle tariffe orario di tecnici che non devono per forza appartenere all'azienda o ai partner dell'azienda fornitrice della soluzione. Acquistare un prodotto Microsoft o Sap o Oracle significa fidelizzarsi a questi marchi e alle loro catene di partner che, facendo cartello, applicano tariffe vantaggiose non per l'acquirente finale. Per questo spesso le offerte di questi marchi hanno costi di acquisto bassi, o almeno allettanti. A questi costi si aggiungeranno quelli di assistenza e manutenzione che non saranno dettati dal mercato ma dai partner di questi grossi marchi. 


Nelle soluzioni Open Source ci si può rivolgere, per la manutenzione, all'azienda che ha fornito la soluzione, alle community che stanno dietro ad ogni prodotto oppure a tecnici a chiamata che non devono per forza appartenere all'elite delle società abilitate a manutenere queste soluzioni, ma sono semplicemente tecnici competenti. 



Ulteriore elemento di risparmio è offerto dalla possibilità di acquistare, ormai tanti, servizi in modalità "Cloud" che solitamente presenta un canone molto vantaggioso perché spalmato su un periodo di tempo molto ampio e perché i costi, che il fornitore deve sostenere per fornire la soluzione, sono nettamente più bassi di quelli relativi alle soluzioni in casa. 



2) Controllo

La complessità dei processi produttivi e di business oggi porta le aziende, piccole e grandi, a perseguire il loro business con una articolata rete fatta di micro attività che possiamo aggregare in questi tre gruppi principali: 


- gestione dei rapporti con i fornitori

- gestione dei rapporti con i clienti
- magazzino


Ognuno di questi gruppi andrebbe dettagliato per raggiungere l'elemento di dettaglio della micro attività svolta, cose come pubblicità, fidelizzazione dei clienti, rapporti con le banche ecc. Ogni azienda è costretta a gestire tutte queste attività e l'enorme quantità di informazioni che queste attività generano o per le quali bisogna produrre informazioni. Conservare queste informazioni e, magari, poterle confrontare, si pensi a proposte commerciali, o recuperare facilmente e in tempi brevi, si pensi a gare in scadenza. Il fatto che ad oggi si lavori sempre più con informazioni "dematerializzate", niente più carta o sempre meno, rappresenta un supporto alle soluzioni informatiche che possono aiutare a gestire queste informazioni. 



3) Nuove modalità di vendita



La rete è il mezzo al quale la stragrande maggioranza di consumatori si rivolge per comprare o verificare i prezzi prima di un acquisto. Innovare le proprie infrastrutture con tecnologie informatiche moderne consente, intrinsecamente, la possibilità di usare l'ecommerce per aprirsi a nuovi mercati. 





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