mercoledì 22 luglio 2015

Su Hacking Team e co.


Una considerazione a margine, che non ho trovato altrove, sulla faccenda degli spyware va fatta.
E' collegata alla "qualità" del software che viene utilizzato sempre più diffusamente e sempre in più ambiti.
La considerazione è anche collegata direttamente anche al confronto "Open Source" e "Closed Source", che appassiona tanti.

Uno spyware è una piccola applicazione installata in maniera inconsapevole dall'utilizzatore di un dispositivo informatico (SmartPhone, PC, tablet...) che consente a qualcuno di monitorare l'attività svolta dall'utilizzatore sul dispositivo.
Le implicazioni sulla privacy e sulla perdita di libertà che si subisce da queste applicazioni le lascio a sociologi e giuristi.
La mia considerazione è tecnica: se vi passasse per la mente di dire

"Ok, che lo Stato spii da fastidio solo a chi ha la coda di paglia"

vi avviso che uno spyware è un servizio attivo sul vostro dispositivo che crea una "falla di sicurezza". In questa falla si può insinuare lo Stato che ha predisposto l'attività di spionaggio (e fin qui qualcuno potrebbe restare indifferente, qualcuno) ma si può insinuare anche chiunque altro abbia le poche competenze necessarie ad analizzare il tipo di falla che il vostro dispositivo ha e come poterla usare per impossessarsi dei vostri dati.

Sareste contenti e tranquilli di tenere la porta di casa sempre aperta ?
E se considerate che le applicazioni software infettabili con gli spyware controllano anche centrali elettriche, dispositivi biomedicali ed aereoporti ?

Non sarebbe bello che dentro queste applicazioni, chi lo sa fare, possa metterci gli occhi e le mani ?




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