domenica 31 marzo 2019

Seme

Trovo nel Seme, contemporaneamente, del Sacro, della Magia, un pizzico di Filosofia, ci trovo la grandezza di Madre Natura e sento che in esso sono riposte le speranze salvifiche per questa umanità.
Il Seme racchiude il DNA del'essere a cui appartiene, in esso memorizza il tipo di aria che l'essere ha respirato, i batteri con i quali è venuto a contatto ed eventuali anticorpi, il tipo di acqua che ha assorbito, le sostanze energetiche che ha assimilato.
Voglio parlare in generale di piante ed animali, ma anche di esseri umani. A dirla tutta però in mente ho il mondo vegetale, nello specifico quel microcosmo chiamato "orto". Io ti parlerò del seme delle piante da orto, tu generalizza, mi raccomando.

Anni fa lessi una storia che raccontava di un ragazzo francese che ricevette in eredità un terreno ai piedi delle Alpi francesi. Decise di coltivarci delle piante da orto, ma, al contrario dei suoi vicini confinanti, non aveva la possibilità ne l'intenzione di spietrarlo, ararlo e dotarlo di un pozzo per l'irrigazione.
Si procurò degli ortaggi assicurandosi che fossero stati coltivati localmente e che provenissero da piante autoprodotte dai contadini locali e non acquistate da vivai. Questo per essere certo di non incorrere in piante sterili come spesso sono le piante prodotte da semi commercializzati, modificati appositamente per creare solo una generazione che dà frutto. Proprio per impedire ai contadini di riprodurle negli anni successivi e costringerli, invece, a tornare ad acquistarne.
Una volta procurati questi ortaggi locali ne raccolse i semi accuratamente (ci sono delle specifiche tecniche per raccogliere e conservare i semi.
Giunto il periodo dell'anno adatto seminò questi semi nel suo terreno pieno di pietre, reso arso dai forti venti montani e dalle scarse piogge.
I suoi vicini lo derisero e qualcuno, con pazienza, gli spiegò che per gli ortaggi conviene comprare le piantine al vivaio, bisogna arare la terra, concimarla e dotarsi di un impianto idrico.
Lui testardo, ma perché motivato da alcune ricerche fatte in precedenza e dalla voglia di sperimentare, piantò questi semi noncurante delle opinioni altrui.
Il primo anno vennero su delle piante brutte e con pochissimi frutti. I vicini si vantarono della valenza delle loro raccomandazioni. Ma lui, questo ragazzo, non curante della derisione raccolse i semi di quei frutti di quelle piante storte e avare e quando fu il momento le ripiantò.
L'anno successivo le piante furono leggermente migliori così come il raccolto, ma non di una quantità apprezzabile e quindi dovette sorbirsi il secondo giro di derisione dei vicini che vedevano confermate le loro tesi ancora una volta.
Il ragazzo raccolse anche quell'anno i frutti e ne estrasse i semi e l'anno dopo ripiantò sempre nel suo terreno senza un impianto di irrigazione e senza lo spietramento le sue piantine.
Quell'anno le cose cominciarono a migliorare nettamente e l'anno successivo il miglioramento fu ancora più evidente. In qualche anno riuscì ad ottenere la stessa produzione dei suoi vicini che, al contrario di lui, avevano spietrato, avevano irrigato le loro belle piantine acquistate ogni anno dal vivaio. L'anno in cui la sua produzione superò quella dei vicini si poté ritenere ricompensato del lavoro e delle scelte compiute.

Perché è avvenuto questo ? Perché nel Seme le piante avevano memorizzato la carenza di acqua, il tipo di acqua piovana, i principi nutritivi scarsi trovati fra le pietre e la forza del vento. La natura è adattativa e di queste informazioni fa tesoro e anno dopo anno, generazione dopo generazione punta alla prosperità.

Tutto questo meraviglioso processo Sacro, Magico, Filosofico di Madre Natura viene azzerato quando andiamo a comprare la piantina dal vivaio che acquista i semi dalla multinazionale. Il Seme prodotto dalla multinazionale è studiato e modificato per adattarsi a tutti i tipi di terreni, a tutti i tipi e alle quantità di acqua, alla ricchezza o povertà di principi nutritivi del terreno. Questo genera piante mediamente forti, mediamente sane, ma crea un impoverimento della diversità biologica (cerca "Salvatore Ceccarelli" per maggiori informazioni). Piantiamo un marziano sulla terra, che si adatta a viverci, ci dà dei frutti sterili con una produzione accettabile. L'unico problema, al netto del sapore dei frutti inferiore a quelli locali, al netto dal fatto che si è costretti a concimare, irrigare e trattare come da prescrizione, c'è il fatto che se dovesse arrivare qualche infestante non previsto dalla multinazionale del seme, o se questa dovesse sbagliare qualcosa si avrebbe una produzione pari (o prossima) allo 0.
Ora la mia meraviglia nasce dal fatto che questi meccanismi industriali non risultano più vantaggiosi per il produttore finale. Risultano EVIDENTEMENTE vantaggiosi per le multinazionali del settore agro-alimentare. L'essere umano ha da sempre raccolto i semi e ripiantato quelli e a questo processo, a questa gigantesca "invenzione" di Madre Natura, il Seme, si deve ciò che siamo. Ora, di recente, quattro commercianti hanno deciso di soppiantare questo equilibrio, non gli concediamo questo potere.

Siate eversivi: raccogliete semi di piante locali e contribuite alla diversità biologica.



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